Chi era Giorgio Coraluppi, l’inventore delle video call 

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Tra le tante personalità che hanno segnato la storia della tecnologia, vi un italiano che è riuscito a cambiare le abitudini di tutto il mondo: Giorgio Coraluppi.

Coraluppi fu un gigante dell’ingegneria e della tecnologia, ma è per una sua particolare invenzione che gli siamo grati. Un’invenzione che, soprattutto negli ultimi mesi, si è rivelata vitale per il nostro lavoro e per le nostre relazioni: la videochiamata.

Ecco la storia di questo personaggio che ha contribuito ad avvicinare le persone attraverso la tecnolgia.

 

Le origini di Giorgio Coraluppi, promessa dell’informatica 

Giorgio Coraluppi nasce a L’Aquila nel lontano febbraio del 1934 e, sempre in Italia, studia Ingegneria presso il Politecnico di Milano, conseguendo dapprima la laurea, poi anche il dottorato, nel 1958. In questo periodo lavora presso due dei colossi tecnologici maggiori: Olivetti e IBM. 

Nel 1964 si trasferisce con la moglie negli Stati Uniti, per la precisione nella cittadina di Monroeville, in Pennsylvania. I due progettano di non restarci troppo: Giorgio studia per una seconda laurea alla Carnegie Mellon University della vicina Pittsburgh, che conseguirà nel 1966. 

Nel frattempo, lavora all’American Optical, dove sviluppa progetti di simulazione di volo (e non solo) che verranno utilizzati anche dalla NASA. 

I suoi piani però cambiano: decide di restare in Pennsylvania con la moglie, da cui avrà quattro figli, lavorando a nuovi e ambiziosi progetti. Nel 1968 fonda Compunetics, da cui nasce anche Compunetix per lo sviluppo di sistemi telecomunicativi per conferenze e chiamate di gruppo. 

 

L’italiano che inventò le videochiamate (e il computer genio degli scacchi) 

Mentre le sue aziende iniziano ad aprire uffici in tutto il mondo, Giorgio Coraluppi si dà da fare e giunge a scoperte e invenzioni che cambiano il mondo tecnologico. 

A cominciare dal primo algoritmo per le videoconferenze, realizzato per la NASA. Siamo negli anni Settanta e Coraluppi realizza ciò che sembra ancora un sogno: permettere a centinaia di persone di partecipare alla stessa chiamata telefonica

Nel 1984 brevetta l’invenzione, che viene commercializzata a importanti clienti in tutto il mondo, come Verizon, Subway ed ESPN. 

Ma Coraluppi non è solo il padre della videocall: dobbiamo a lui anche DeepBlue, il super computer IBM progettato per giocare a scacchi che, nel 1997, sconfigge il il campione mondiale russo Garry Kasparov

 

 

Una vita dedicata alle soluzioni: il ricordo di Coraluppi  

Possiamo definire Coraluppi come un appassionato inventore, di quelli sempre alla ricerca di nuove soluzioni, di qualcosa che “va oltre”, di una soluzione a una difficoltà.

Audrey Russo, presidente del Pittsburgh Technology Council, ne parla con grande emozione. «Stava facendo Zoom prima che Zoom stesso fosse Zoom», ha raccontato, «Non c’era settore su cui non avesse un’impronta». 

Ma Coraluzzi era anche un bravo imprenditore, come testimoniano tutti quelli che lo conoscevano: «Ha mantenuto fiorente la sua compagnia e ha continuato ad avere una visione di crescita», prosegue Russo, «Anche quando l’ho incontrato pochi mesi fa, mi ha parlato ancora di soluzioni e innovazioni. Mancherà dolorosamente. Aver conosciuto quell’uomo è un dono».

Insomma, Coralucci era un uomo amato e stimato da tutti. Alfonso Fuggetta, AD del Cefriel (centro di innovazione digitale del Politecnico di Milano), ne parla come di «Una persona straordinaria, un inventore […] Nonostante negli Usa fosse riverito come un genio, si trattava di una persona con una pacatezza e una umanità incredibili. Un mentore oltre che un imprenditore e un grandissimo ricercatore». 

Nella sezione introduttiva di un libro dedicato a una sua azienda, Coraluppi ci ha lasciato un assaggio della sua visione del mondo, del lavoro e della tecnologia. 

Quarant’anni fa, quando ho fondato Compunetics, qualcuno mi chiese: “Ci sono così tante buone aziende. Perché crearne un’altra?”. Risposi: “Ci sono così tante brave persone. Perché farne altre?”.

Vedevo l’azienda come un organismo vivente, che cresce e sviluppa la propria cultura e la propria personalità unica.

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