La letteratura accorcia ogni distanza, e i libri non hanno paura di parlare di tecnologia. Anzi, la raccontano da mille punti di vista e da tanti generi differenti.
Non solo fantascienza futuristica, ma anche riflessioni profonde e avventure paradossali: questi cinque romanzi ci trasportano in mondi tecnologici variegati.
Ma gli androidi sognano pecore elettriche? – Philip Dick
Distopie e riflessioni in un cult fantascientifico
Gli appassionati di fantascienza e distopia non possono rinunciare al cult di Philip J. Dick del 1968, da cui trae ispirazione il film Blade Runner. L’edizione italiana più recente, finalmente, ritorna fedele al titolo originale: Ma gli androidi sognano pecore elettriche? (Do Androids Dream of Electric Sheep?).
In un futuro post-nucleare in cui sono rimasti invita pochi umani e pochi animali, Rick Deckard è un cacciatore di taglie. Ha il compito di distinguere e distruggere gli androidi replicanti che si sono mimetizzati con gli umani, ma non sempre è così facile.
Oltre agli inevitabili combattimenti, infatti, Deckard si pone più volte problemi morali e dubbi sull’empatia nei confronti dei replicanti, che continuano però a rappresentare un pericolo per gli esseri viventi. Un racconto profondo e significativo sulle emozioni, sulle intelligenze artificiali e sul limite tra realtà e tecnologia.
Il Ragazzo dei Mondi Infiniti – Micheal Reeves e Neil Gaiman
L’incontro tra magia e tecnologia
La narrativa per ragazzi sa tirar fuori delle perle nascoste, e una di queste è Il Ragazzo dei Mondi Infiniti, fantasy di Micheal Reeves e Neil Gaiman del 2007. È il primo di una trilogia che passeggia tra i concetti magici e quelli tecnologici, costruendo un fantasy da un lato futuristico, dall’altro immaginario, e da entrambi sorprendente.
Quando Joey si perde (come suo solito) nella propria città, Greenville, attraversa senza saperlo un portale che lo conduce a una Greenville parallela. O meglio, a uno dei tanti mondi infiniti che da qui in poi si troverà davanti.
Joey capirà di essere un rarissimo Camminatore in grado di spostarsi tra i mondi dell’Altriverso, e scoprirà che i Joey di ogni mondo si sono uniti per fronteggiare una guerra che rischia di distruggere tutto. Un mondo dotato di potentissima magia sta per scontrarsi contro uno armato di tecnologia super avanzata, e sta a un esercito di tantissimi Joey – provenienti da mondi a diversi equilibri tra magia e tecnologia – fermarli.
Ready Player One – Ernest Cline
Cultura videoludica e futuri difficili
Tra i romanzi contemporanei più apprezzati sull’argomento tecnologia c’è Ready Player One di Ernest Cline del 2011, divenuto famoso anche per l’ottima trasposizione cinematografica diretta da Steven Spielberg nel 2018.
Ready Player One è ambientato in un futuro difficile, dove la Terra è in rapido declino di povertà e decadenza, eccetto che per un unico luogo. Si tratta di un luogo virtuale: un videogioco iper-immersivo chiamato OASIS, che per molti rappresenta la via di fuga dalle difficoltà, ma che è tanto realistico da causare morte reale quando si muore in-game.
Alla sua morte, il creatore del videogioco annuncia l’esistenza di un easter egg, che darà a chi è capace di trovarlo il comando completo di OASIS, che ormai vale miliardi di dollari. Toccherà a Wade, un giovane nerd dell’Ohio nonché appassionato del creatore del gioco, cercare di aggiudicarselo prima di una multinazionale senza scrupoli che vi sta investendo ogni sua risorsa.
Il romanzo è impregnato di cultura videoludica, e pur apparendo superficialmente solo per amanti dei videogiochi, dipinge in realtà una fantascienza tecnologica moderna, profonda e dettagliatamente motivata, apprezzabile da chiunque.
Guida Galattica per gli Autostoppisti – Douglas Adams
Tecnologia e comicità che non smette di divertire
Tra i romanzi amati dai nerd c’è spazio anche per commedie brillanti. E la più iconica è la Guida Galattica per gli Autostoppisti di Douglas Adams del 1979, ormai un classico del genere, una “trilogia in cinque libri”.
Quando Arthur capisce che la Terra sta per essere abbattuta, viene salvato dal suo amico Ford, che scopre essere un alieno. Lo porterà con sé a fare l’autostop per viaggiare nello spazio, muniti di un solo strumento: la celebre Guida Galattica per gli Autostoppisti, appunto.
La Guida ha formato una generazione di appassionati fantascientifici con la sua ironia, e si è impressa nella cultura di chi ama la tecnologia, con trovate iconiche come la famosa risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto: 42.
Esatto, non ha alcun senso, per ammissione dell’autore – ma il romanzo ne ha eccome, e a tanti anni dalla pubblicazione, non smette mai di divertire.